lunedì 25 aprile 2016

Campo di Primavera 2016 - Esploratori e Rover


Venerdì 22 aprile di pomeriggio, alle 15.30, ci siamo riuniti in prossimità di un bar, dove, aspettando Il Capo Compagnia, abbiamo passato il tempo a giocare a freccette (modestia a parte, siamo troppo bravi).

Finito il mega torneo, abbiamo raggiunto in macchina il punto panoramico di Dinnammare – Colle San Rizzo – Monti Peloritani, dove inizia la dorsale che percorre tutta la catena montuosa e dove il Sig. Antonio, un simpatico membro del Corpo Forestale, ci aspettava per fornirci le indicazioni utili all'utilizzo del rifugio "Vento", ed in particolare per consegnarci le chiavi d'accesso.

Da qui è cominciata la nostra avventura.

Dopo qualche metro, uno dei nostri rover è finito K.O. per il peso eccessivo del suo zaino ed una scolta ha esalato l'ultimo respiro grazie alla sua proverbiale forma fisica, ma nonostante tutto la Compagnia "Voyager 2" non si è data per vinta !

Tra capre assassine e ripide salite senza fine, abbiamo recuperato un bastone che sarebbe stato un ottimo futuro sostegno per la fiamma, ma l'abbiamo successivamente buttato poiché ci siamo accorti che non era adatto allo scopo e ne abbiamo rimediato un altro più bello lungo la strada.











Dopo diversi chilometri e diverse altre peripezie, abbiamo raggiunto Portella Vento.

Non ci siamo accorti subito della bellezza del luogo in quanto siamo arrivati ormai a notte inoltrata.

Aspettando il Capo che trasportava il grosso dei materiali con la macchina, abbiamo approfittato per accendere il fuoco del camino nella parte del rifugio sempre aperta, ma dopo diverse ore di attesa non ci giungeva ancora nessuna traccia.

Finalmente dopo più di tre ore, eccolo arrivare con un lumino nella notte, accaldato e sudato come un cammello dopo aver percorso più di 8 km a piedi: la mitica Pandina 4x4 lo ha lasciato a piedi lungo il tragitto, rimanendo bloccata in prossimità di una frana che ha reso impossibile il passaggio, e non potendo far manovra sia per l'oscurità che per il fatto di essere da solo, il capo ha scelto la soluzione più sicura e ha deciso di raggiungerci a piedi.

Dopo essersi dissetato, il Capo ha contattato il nostro amico della forestale "Antonio", a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, che ci ha raggiunto in fretta e furia con un grosso fuoristrada e l'ausilio di un suo amico.

In men che non si dica, insieme al nostro C.C. e 2 rover, hanno raggiunto il mezzo impantanato e grazie all'esperienza del nostro impavido "Antonio", dopo circa un'ora hanno ricondotto capra e cavoli (per cavoli si intende tutti i materiali con particolare riferimento alle derrate alimentari) al campo base alias rifugio "Vento".

Finalmente, alle 23.00 inoltrate, dopo - concorderete sicuramente - non poche avventure è iniziato ufficialmente il Campo di Primavera della Compagnia "Voyager 2" di Messina.

Per dovere di cronaca, abbiamo cenato (citando un commento reale) a "lume di lume" (hehhehe) che era ormai passata l'una della notte.

Un piccolo momento di riflessione sulla giornata passata e poi, abbiamo trovato finalmente … riposo :)

Chicchirichì 1 (le origini).

Alle 7 passate suona la sveglia, sistemazione dell'angolo notte e preparazione della colazione.

Ovviamente la colazione per un gruppo del genere non può essere marmellatina e fette biscottate.

Sappiate solo che le uova sode sono state la cosa più leggera ...

Da qui, il soprannome dato ad uno dei nostri, di cui non faremo il nome, per rispetto della famiglia, "Buco Nero", per gli utenti  internazionali "Black Hole".

Dopo una rapida riunione per organizzare la mattinata e la divisione dei compiti,
"Uomo Manazza" (soprannominato così perchè appartenete alla specie mutante, presenta alle estremità degli arti superiori non le normali falangi caratteristiche della mano umana, bensì due autentiche pale da cantiere edile) e "Piede Puzzolente" (non credo che ci sia bisogno di ulteriori delucidazioni) si sono dedicati al neo-bastone (alpenstock biforcuto/con forcella ad un'estremità) per la fiamma di Compagnia.











Nello stesso frangente, il già noto Buco Nero e il vero pezzo da novanta "Morticia Adams"(che oltre che nell'aspetto, presenta la stesso atteggiamento flemmatico con a tratti punte di isteria, del personaggio della serie TV) hanno dato vita alla ronda legna.

Il nostro grande capo "Motore a Scoppio" (non ci soffermeremo qui sulla motivazione di questo soprannome ...) e La "Monnalisa" (una vera e propria opera d'arte in tutto e per tutto, potete crederci sulla parola) sono stati gli artefici della ronda pulizia wc & cucina (per intenderci, l'intero ciclo alimentare).

La giornata ha avuto seguito nel pomeriggio, con l'attività "alla scoperta di nuovi dolori", vedendo l'entrata in gioco dell' "Uomo Manazza" che, con la già citata caratteristica mano a forma di pala, ha trasformato un semplice gioco di carte in una sanguinosa guerra nucleare, anche ribattezzata "guerra delle 1000 sottilette".

In serata un altro importante momento di riflessione a seguito anche, di alcuni battibecchi e litigi che ha avuto un ruolo fondamentale nel testare la forza di coesione del gruppo e dal quale siamo usciti sensibilmente più forti e maturi.

Chicchirichì 2 (la vendetta).

Cronache di guerra, dai rapporti ritrovati nel caos della devastazione: «il campo di battaglia si presentava in condizioni indescrivibili, corpi esanimi riversi sui sacchi a pelo, nessun sopravvissuto, l'Armageddon».

Ma tornando a noi.

Si prospettava una giornata interessante già dalle prime luci, piena di pioggia e nebbia, sembrava Londra nei racconti di Arthur Conan Doyle.

Per queste ragioni, revocata l'escursione ad una fattoria del paese limitrofo di Rometta, abbiamo optato per delle attività al chiuso.

Dopo una serie di sfide su domande di cultura generale, abbiamo lavorato alla stesura di una canzone che racconta le vicissitudini di questo campo e che lasciamo in eredità ai posteri, nei secoli dei secoli ...

Infine la sera, per nulla sazi dei lauti pasti consumati in questi giorni, abbiamo arrostito carne a iosa dando vita alla "guerra dei 1000 panini" che succede di diritto negli annali alla sopracitata "guerra delle 1000 sottilette".

Chicchirichì 3 (scontro finale).

In questo ultimo giorno ci siamo dati alla pazza gioia, non contenti di una colazione all'americana che avrebbe sfamato l'intero stato del Montana, abbiamo integrato mangiando un grande e pesante branch, che ci avrebbe fatto arrivare meno affamati fino all'ora della merenda.

Spiegazione: avremmo saltato il pranzo essendo impegnati nell'hike di ritorno.

Pulizia finale, riordino certosino e via alla partenza per il viaggio di ritorno.











Quel rifugio non sarà più lo stesso, abbiamo lasciato tutti un pezzo di noi stessi … scarpe di ricambio incluse ! (a buon intenditor poche parole).

Pronti partenza ... Via !!! e la strada continuaaaaa ! Foto finale, urlo di compagnia e si va ad insegnare alle capre assassine chi comanda (lungo la strada di ritorno, abbiamo cercato di comunicare con loro, ma i "beee" ci sono sembrati troppo aggressivi e così abbiamo convenuto che fosse meglio proseguire senza indugio).

Il viaggio di ritorno è stato molto più lungo e impegnativo, quasi 15 km fino alla fermata dell'autobus in prossimità delle 4 strade.

Rientrati in sede abbiamo risistemato tutte le attrezzature e beni vari in magazzino e aiutato nelle stesse operazioni i raider che sono tornati, nello stesso frangente, dal Campo di Primavera del Branco.

Prima di andare via, Il grande capo ci ha incaricato tra le altre cose di scrivere tutti insieme il presente racconto delle avventure del Campo di Primavera della Compagnia "Voyager 2".

Buona Strada,
… alla scoperta di nuovi orizzonti.

Compagnia "Voyager 2"

Visualizza tutte le foto.

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento verrà visionato da un amministratore prima di essere pubblicato.
Per inserire il commento, seleziona dalla tendina: "Nome/URL", inserisci il tuo nome e cognome (l'URL non è obbligatorio), clicca su "Continua", poi scrivi il tuo commento e clicca su "Pubblica" (puoi prima visualizzare l'anteprima cliccando su "Anteprima").