Durante la mattinata di domenica 26 febbraio, chi si trovava a Messina per le vie del centro avrà certamente notato gruppi di ragazzini con cappelloni, "bastoni", "bandierine", strane uniformi con calzoncini corti e calzettoni aggirarsi freneticamente per le vie del centro; oppure avrà visto dei bambini, con altri "cappelli strani" giocare nelle principali piazze del centro con giochi che ormai si pensava fossero relegati alle esposizioni museali ... roba d'altri tempi ... cose a cui al giorno d'oggi è davvero raro assistere ...
Chi sa cosa avrà pensato chi osservava queste scene ... Invasione aliena ? Una distorsione spazio-temporale ha creato delle finestre in cui si ritorna al passato (o il passato ritorna) ?
Niente di tutto questo, queste persone possono stare tranquille.
Eravamo noi ! Si, noi scaut che festeggiavamo !
E abbiamo voluto festeggiare non in una discoteca, o in un ristorante, o andando in una esclusiva località turistica, ma lo abbiamo voluto fare nella nostra città; vivendo la nostra città attraverso la storia dello scautismo che ne è un pezzo importante.
Ma cosa festeggiavamo ?
Il 22 Febbraio, come ogni anno, gli scaut di tutto il mondo celebrano il “Thinking Day” altrimenti chiamato “Giornata del Pensiero”: è una ricorrenza nata nel 1926 fissata, poi nel 1932, proprio in coincidenza dell’anniversario di nascita del fondatore dello scautismo sir. Robert Baden-Powell e della moglie Olave St. Clair Baden-Powell, figura di spicco dei primi anni del guidismo, entrambi nati in questo giorno.
Ad ogni modo, fin dalla sua istituzione nel 1926, la Giornata del Pensiero è per tutti gli Scaut e le Guide del mondo un’occasione di festa, ma non solo, è soprattutto un giorno per riflettere su quello che è il messaggio più forte dello scautismo ovvero sullo spirito di fratellanza, di solidarietà e di unione che accomuna tutti gli scaut e che dovrebbe accomunare tutti i cittadini del mondo; in quest’ottica quindi la ricorrenza è una straordinaria occasione per sviluppare iniziative ed attività che fanno in modo di unirci idealmente a tutte le ragazze ed i ragazzi, scaut di altri paesi.
Quest’anno, con questo spirito, la nostra Sezione ha raccolto l’invito rivoltoci dai responsabili dell’AGESCI della Zona dello Stretto a condividere assieme a loro i valori e le finalità di questa giornata.
L'evento ha rappresentato un'occasione per ricordare le nostre radici, attraverso la scoperta della storia dello scautismo della nostra città e la costruzione di semplici giocattoli ormai non più comuni fra i bambini di oggi.
L’attività è stata costruita per fare memoria di ciò che è stato prima di noi al fine di diventarne custodi, con la consapevolezza che anche noi siamo chiamati a lasciare una traccia.
Così domenica 26 Febbraio, con le nostre unità al completo abbiamo partecipato alla giornata di attività che è stata ideata per l’occasione dal comitato organizzatore, unendoci agli altri gruppi AGESCI operanti nella Zona dello Stretto a Messina.
L’organizzazione prevedeva che in base al loro numero di iscritti i vari gruppi venissero accorpati e avessero un luogo di ritrovo: una piazza della città ove i gruppi gemellati avrebbero svolto l’attività prevista, per poi dopo pranzo radunarsi tutti a Piazza Duomo, dove si sarebbe svolta la cerimonia finale.
La nostra Sezione è stata gemellata al gruppo AGESCI del Messina 8 – Domenico Savio ed al gruppo AGESCI del Messina 2 – San Licandro ed assieme ci siamo ritrovati, alle 9 del mattino, nella centrale piazza S.Caterina.
Qui dopo una breve cerimonia iniziale che ha lanciato le attività della giornata, il nostro Branco de “I Lupi della grande quercia” si è unito ai branchi degli altri due gruppi scaut, e così i nostri lupetti, dopo aver formato delle squadre miste con gli altri fratellini delle altre associazioni, hanno iniziato a giocare ed a costruire i giochi di una volta: trampoli con le latte, aquiloni di carta, fucili con le canne, ecc ... (va detto che i nostri Raider, con grande spirito di organizzazione – peculiarità del nostro metodo associativo – avevano preventivamente provveduto, nei giorni precedenti, a procurare il materiale più idoneo alla realizzazione dei giochi ed anche a realizzare più di un prototipo per ogni gioco; in questo modo i lupetti hanno avuto la possibilità di poter giocare e costruire in maniera più agevole).
Mentre i lupetti hanno iniziato a giocare in piazza, le nostre tre pattuglie del Reparto Pioneer (Aquile, Antilopi ed Orsi), e la Compagnia Voyager II sono andate a formare con le squadriglie ed il clan degli altri due gruppi 4 squadre per partecipare ad una grande “caccia al tesoro” che le avrebbe visti impegnate a girare per la città lungo un percorso di 15 tappe con lo scopo di aiutare “Il bibliotecario custode della Biblioteca della Memoria” a ricostruire il “ Libro della Memoria dello scautismo” della città che aveva perso alcune pagine.
Ognuna delle 15 tappe era posta in luogo legato alla storia di uno dei gruppi scaut partecipanti alla giornata, ed ognuna di queste tappe era contrassegnata da un cartello che ne spiegava il legame con il gruppo scaut; e questo appunto per far conoscere a ragazzi che giungevano di volta in volta nelle tappe quale fosse la storia del gruppo scaut legato alla tappa.
Così noi dell'Assoraider, abbiamo preparato le tappe del percorso che caratterizzavano la nostra storia: Via del Trionfo/Via Riccardo Mitchell, Chiesa di Montalto, Via Pippo Romeo, Via Rocca Guelfonia.
Quindi lanciato il gioco, le squadre hanno cominciato a girare per raggiungere le varie tappe indirizzate dagli indizi che di volta in volta scoprivano.
Non vi nascondo che vedere girare per le vie, tra le macchine, tutti questi scaut con le loro uniformi in cui ovviamente predominava l'azzurro – ma il nostro beige vi assicuro si faceva notare – è stato impressionante.
Alle 13:00/13:30 i giochi si sono conclusi perché ..... si mangia !
Così ci si è ritrovati tutti nella nostra piazza di partenza, p.zza S. Caterina, per consumare il pasto classico dello scaut: la colazione a sacco.
Ma ovviamente, come è ormai nostra tradizione in tutte le nostre attività esterne più rilevanti, non poteva mancare l'elemento più "importante" ..... la pioggia !
Ma da bravi scaut, e sopratutto da scaut che applicano la metodologia raideristica, avevamo pronto il "piano B", per cui ci siamo spostati tutti alla scuola Galatti, nostro punto di riferimento per le attività settimanali, ospitando i nostri fratelli scaut dell'Agesci, ed assieme abbiamo pranzato al coperto.
Finito il pranzo ci siamo mossi per andare a Piazza Duomo dove alle 15:00 era prevista la cerimonia di chiusura della giornata con la premiazione per la squadra vincitrice della caccia al tesoro.
Arrivati a Piazza Duomo, vista la pioggia, la cerimonia è stata spostata all'interno della Basilica Cattedrale.
Entrando in chiesa..... Wooooohhh !
Un altro colpo d'occhio: la chiesa era piena di tutti gli scaut di Messina; anche qui il colore azzurro la faceva da padrone, ma la nostra bella "macchia" verde/beige faceva la sua figura !
Dopo i saluti di benvenuto ed i ringraziamenti dei rappresentanti di zona dell'Agesci, Giuseppe ed Alessandra, ed il saluto portato a nome della nostra associazione grazie all'intervento della nostra Angela, si è passati alla premiazione delle squadre partecipanti alla caccia al tesoro.
I risultati ci danno una grossa soddisfazione perché sul podio ci sono due squadre con le nostre pattuglie: al terzo posto infatti c'è la squadra con la nostra pattuglia Antilopi, e ......
Vincitrice della gara è la squadra con la pattuglia Orsi!
Non vi dico con quale felicità mista allo stupore, ma anche alla soddisfazione hanno accolto i risultati i nostri esploratori.
Quindi la giornata si è conclusa con la celebrazione della messa officiata dal cappellano di zona dell'Agesci padre Marco, con i saluti finali e gli auguri dell'arcivescovo della nostra città Mons. Giovanni Accolla.
Beh, sicuramente alla fine di questa giornata eravamo tutti zuppi d'acqua, stanchi, ma felici, contenti e soddisfatti di aver trascorso una giornata condividendo i più profondi principi dello scautismo assieme ad altri fratelli e certamente di avere messo nel nostro zaino una esperienza unica.
Orso Saggio
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sono sicuro che quella piccola macchia verde in mezzo alla marea blu...Ha lasciato il suo segno... non importa il numero... ma l'amore che ci metti ogni volta che fai una buona azione. Quello che resta alla fine di una bella giornata e vedere il viso dei ragazzi felice di aver vissuto un evento indimenticabile. Buona strada Giovanni caruso
RispondiEliminaGrazie Giovanni ! :)
EliminaGrazie Mille Giovanni.
EliminaD'altronde non è il colore dell'uniforme che fa di una persona uno scaut, ma il suo spirito e gli ideali che lo muovono: questi non hanno nessun colore.
Buona strada anche a te e spero che le nostre strade possano re incontrarsi presto nuovamente
Orso Saggio